L'obesità è un problema preoccupante a ogni età ma sempre più spesso l'attenzione in tema di alimentazione è focalizzata sui bambini.
Sebbene in Italia sia stato rilevata una leggera diminuzione dell'obesità infantile nel 2016 (dati del Ministero della Salute), l'Italia resta fanalino di coda tra i paesi europei secondo quanto conferma l'Organizzazione Mondiale della Sanità.
Come è ormai noto, i bambini obesi saranno molto probabilmente degli adulti obesi. Ciò aumenta il rischio di sviluppare malattie croniche come il diabete ma influisce anche sull'autostima e la vita sociale durante la crescita: è da questi presupposti che nascono spesso depressione e disturbi dell'alimentazione come anoressia e bulimia.
Intervenire sulla nutrizione dei bambini, magari insegnando loro la corretta alimentazione in maniera divertente, è il primo passo verso lo sviluppo di una maggiore consapevolezza a tavola. Ma non basta.
[Ti potrebbe interessare: Frutta e verdura ai bambini? Ecco 7 consigli]
Dormire poco aumenta l'obesità
Buone abitudini alimentari, allattamento al seno e attività fisica costante sono solo alcuni dei consigli che medici e pediatri dispensano da anni. Recenti ricerche hanno però messo in risalto un nuovo aspetto legato all'alimentazione: dormire bene.
Pensa al mattino, agisci nel pomeriggio, mangia alla sera, dormi di notte. (W. Blake)
Dormire è importante e ha un'influenza notevole sulla nostra vita quotidiana: oltre a farci sentire riposati e carichi, il sonno regola importanti funzioni biologiche. Vediamo quali:
- il cervello sistema le informazioni ricevute e forma i ricordi
- il sistema immunitario si rafforza
- il cervello effettua attività di pulizia da sostanze tossiche che, a lungo andare, contribuiscono all'insorgenza di malattie neurodegenerative come l'Alzheimer
- si riaccumulano le energie spese durante la veglia
- viengono regolati l'orologio interno attraverso il ciclo luce/buio e la temperatura corporea
[Puoi approfondire qui: l'ippocampo e la formazione dei ricordi
dormire tanto per invecchiare meglio]
Da quanto emerge da recenti ricerche, dormire bene è associato anche a un minore apporto di calorie. Riscontrata da tempo in adulti e adolescenti, la relazione sonno-fame trova conferma anche nei bambini in età pre-scolare.
L'obesità nei bambini dipende anche dalla quantità di sonno
La conferma arriva da uno studio condotto all'Università del Colorado: i bambini di 3-4 anni, privati del sonno, assumono il 20% in più di calorie rispetto al solito e l'aumento interessa soprattutto gli zuccheri (25% in più).
È bastato evitare il sonnellino pomeridiano e ritardare di due ore il momento serale della nanna un solo giorno per ottenere differenze così marcate.
Il giorno dopo i ricercatori hanno permesso ai bimbi di dormire secondo le loro necessità e hanno misurato di nuovo i loro parametri.
Il risultato? Recuperando il sonno perduto, i livelli di zuccheri sono rientrati subito ma le calorie consumate, sebbene in calo, sono state ancora superiori alla norma del 14%.
Il sonno disturbato dei bambini
Secondo la National Sleep Foundation, circa il 30% dei bambini in età pre-scolare non dorme abbastanza. Le cause sono da ricercare probabilmente nella vita frenetica che oggi conduciamo e che coinvolge in maniera sempre più diretta anche i nostri figli.
La tecnologia fa la sua parte: sempre più spesso, per concederci qualche momento di relax lasciamo che i bambini restino ancorati a tablet e smartphone anche a letto. Niente di più sbagliato: diversi studi confermano infatti che l'esposizione alla luce degli schermi disturba il sonno.
Dire basta alla tecnologia prima di dormire può migliorare la qualità del sonno per noi e per i nostri bambini e magari, leggendo insieme qualche pagina di un buon libro, rafforzare un legame che sarà la base per le relazioni sociali dei nostri figli.
[Ti potrebbe interessare: genitori e tecnologia, quando dire basta]