Il ruolo del genitore è probabilmente quello più difficile da portare avanti tra preoccupazioni, sensi di colpa e rimorsi che fanno propendere verso scelte che sembrano sempre quelle sbagliate. Il genitore perfetto non esiste ma, in un ambito in cui tutti sono pronti a dare consigli, anche la scienza scende in campo con i suoi dati sperimentali e traccia linee guida da seguire per avere figli felici.
Secondo gli esperti, come si può rendere felici i propri figli?
Sdrammatizzare
Tra compiti di scuola, delusioni d’amore e il giudizio dei coetanei, la vita dei nostri figli non è per niente facile. Il modo migliore per aiutarli è prendere la vita alla leggera: secondo una ricerca presentata al festival di Scienze Sociali, scherzare con i propri figli li aiuta a sviluppare il pensiero creativo oltre che a fare amicizia e a superare lo stress più facilmente.
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Essere positivi
Sembra un’affermazione alquanto semplicistica, ma dietro c’è un vero e proprio allarme: genitori che sono spesso di pessimo umore, che riversano sui figli emozioni negative e si rapportano a loro in maniera brusca o peggio violenta, avranno maggiore probabilità di ritrovarsi con dei bambini aggressivi. Ma questo sembra il meno peggio: infatti, studi recenti hanno dimostrato che l’aggressività comportamentale a cinque anni mostra le sue manifestazioni durante tutto il corso della vita e si riscontra perfino nei rapporti di coppia. E’ importante quindi interrompere questi atteggiamenti quando si è in tempo.
Favorire l’autocompassione
Si tratta qui di un sentimento molto complesso che comprende varie sfaccettature: consapevolezza, cioè la capacità di gestire emozioni e sentimenti senza farsi travolgere o reprimerli, empatia per le sofferenze degli altri e tenerezza verso se stessi che consenta di riconoscere le proprie sofferenze e impegnarsi a trovare una soluzione.
Inutile aggiungere che l’esempio dei genitori è fondamentale.
Lasciarli andare
Molti genitori associano la maggiore età con il traguardo dell’indipendenza dei figli, niente di più sbagliato: papà e mamma dovrebbero valutare il grado di maturità dei figli sin da quando sono piccoli, adattandosi un po’ alla volta alle loro esigenze di autonomia senza prevaricare con eccessivi divieti e proibizioni. La ricerca dimostra infatti che i figli di genitori invadenti hanno maggiore probabilità di essere soggetti ansiosi e meno aperti a nuove esperienze. Bisogna ricordarsi che a volte è necessario fare un passo indietro e lasciarli camminare da soli.
Investire nel legame di coppia
Che sia matrimonio o convivenza, un buon legame di coppia porta con sé innumerevoli benefici – perfino i litigi hanno una loro valenza in quest’ottica – ed è importante per garantire serenità e stabilità nella crescita dei figli. Diversi studi hanno infatti evidenziato che un rapporto conflittuale tra i partner si traduce in disturbi del sonno nei bambini e sembra che in questi casi il fattore scatenante sia lo stress.
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Curare la propria salute mentale
Genitori a rischio di depressione hanno un’influenza molto negativa sullo sviluppo psicologico dei propri figli. Una ricerca in questo ambito ha dimostrato che le mamme depresse mostrano sforzi maggiori nell’accudire i figli e rispondono diversamente alle loro crisi di pianto. Inoltre i figli di queste madri sono molto più stressati in età prescolare.
Rafforzare il legame madre-figlio
Le cure della madre dopo la nascita hanno un forte potere sullo sviluppo del cervello nei bambini e il latte materno ha effetti importanti sulla crescita fisica, mentale e sociale.
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Il ruolo della madre, però, non si esaurisce con i primi anni di vita anzi è proprio quando i figli crescono e inseguono l’autonomia che la sua ombra può avere effetti benefici o devastanti. Instaurare un buon rapporto con i propri figli è un indiscutibile punto di forza nella loro crescita, ma la ricerca dimostra che la madre ha un ruolo predominante soprattutto con i maschi nel prevenire problemi comportamentali. Inoltre, un buon supporto della madre limita nei giovani la tendenza ad assumere atteggiamenti rischiosi e favorisce la predisposizione a legami di coppia più stabili.
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Permettere loro di ribellarsi
I figli, soprattutto in età adolescenziale, sanno essere esasperanti quando si rivolgono ai genitori, ma questa tensione è evidente anche nell’ambiente extra-familiare.
Tutto ciò è normale, assicurano gli esperti, e un buon legame con la madre interviene anche in questo caso perché garantisce che i figli siano più consapevoli della propria identità e non cedano facilmente alle pressioni dei coetanei.
Non mirare alla perfezione
Secondo un importante studio di psicologia, i genitori sono quasi ossessionati dall’idea che la società si aspetti da loro la perfezione. Ciò si traduce in ansia e stress che non fanno certo bene al rapporto genitori-figli. Quindi è necessario rilassarsi e ricordare che l’obiettivo principale dell’essere madre o padre è il benessere dei figli.
Conoscere i propri figli
Sembra banale ma non lo è. Spesso i genitori pensano di conoscere il modo migliore per crescere un figlio, ma nella maggior parte dei casi i metodi educativi non si adattano a tutti i bambini. Questo perché i figli sono diversi tra loro, spesso ci stupiscono con la loro razionalità e quindi necessitano di cure e attenzioni “personalizzate”
Secondo uno studio sulla psicologia infantile, i figli di genitori molto rigidi presentano un grado di ansietà doppio rispetto ai coetanei che crescono con genitori più permissivi.
Alcuni bambini necessitano di maggior spazio e individualità per esprimersi, altri invece, quelli meno propensi a regolare le proprie emozioni, hanno bisogno di un piccolo aiuto da parte dei genitori.
Come sempre in medio stat virtus.
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